Accesso alle professioni, tirocini e preventivi, pronto il quadro normativo

Le professioni sono in fase di trasformazione dopo il decreto sulle liberalizzazioni. Tra i cambiamenti, intervenuti durante la discussione della norma in Senato, c’è la cancellazione dell’obbligo del preventivo scritto su richiesta del cliente, che è stato sostituito dal preventivo di massima, in grado di prendere in considerazione aspetti che al momento del conferimento dell’incarico possono risultare imprevedibili.

Novità ed idee sono confluite nel Professional Day del primo marzo.

Il presidente del Cni, Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, propone che chi abbia svolto un tirocinio possa sostenere un esame di stato più semplice per accedere alla professione di ingegnere. Come emerge da agenzie e fonti di stampa, dato che al momento che il tirocinio non è necessario per accedere all’esame di stato, si potrebbe creare un doppio binario.

Secondo il presidente del Cnappc Leopoldo Freyrie, ci sarebbe ancora da lavorare sulle reti professionali, che dovrebbero essere equiparate alle reti di impresa.

 

Efficienza Energetica in Edilizia: Legambiente Elegge i Comuni più Meritevoli

Legambiente ha lanciato il regolamento edilizio d’Italia. In occasione del settimo anniversario del Protocollo di Kyoto, l’iniziativa spinge i Comuni a investire in innovazioni energetiche e ambientali. Il presidente Edoardo Zanchini spiega che si cerca di mettere insieme le parti migliori dei regolamenti edilizi italiani in modo da crearne uno che punti all’eccellenza azzerando i consumi energetici, ma anche migliorando il comfort degli spazi pubblici e delle abitazioni.

Tra gli obiettivi più importanti ci sono infatti la riduzione dei consumi energetici col miglioramento dell’efficienza, l’utilizzo delle rinnovabili, le azioni sul ciclo dell’acqua, l’impiego di materiali sostenibili, l’isolamento acustico e la permeabilità dei suoli.

Nella classifica di Legambiente, per l’isolamento termico spicca il comune di Collegno (TO), per i serramenti Bassano del Grappa e per l’integrazione delle rinnovabili Lignano Sabbiadoro. A Modena va il premio per le tecnologie al servizio dell’efficienza energetica, a Bergamo quello per l’orientamento degli edifici e a meratese il primo posto per il risparmio idrico.

Fotovoltaico: Ifi Propone la Selezione per gli Incentivi

Il fotovoltaico italiano chiede tutela nei confronti delle produzioni esterne. Il Comitato Ifi, Industria fotovoltaica italiana, propone l’abolizione delle norme che riconoscono il premio “Made in Eu” anche ai moduli non europei, realizzati con almeno un componente prodotto in Europa. Disposizioni che, sottolinea Ifi, concedono le tariffe incentivanti emesse dal Gse anche a questi prodotti.

Ifi mette in guardia dal rischio che proliferino le importazioni di prodotti extra Ue, che pur essendo riconosciuti in dogana come non europei, avrebbero comunque accesso al premio di qualità di prodotto europeo. In questo modo, a parere del comitato l’industria nazionale potrebbe rischiare il collasso, soprattutto considerando i prezzi più bassi e l’eventualità che vengano praticate politiche commerciali di dumping.

Appalti, iniziative a favore della trasparenza

Appalti pubblici più trasparenti. Possibile con gli Open Data, seguendo un modello già consolidato a livello internazionale. Gli open data forniscono ai cittadini informazioni sulla gestione degli appalti pubblici e sulla presenza di possibili conflitti di interesse, tentando di mettere il sistema al riparo dalla corruzione.

Come emerge da fonti di stampa, le banche dati on line sugli appalti pubblici sono numerose, ma normalmente non sono open data. Significa cioè che anche quando l’accesso è gratuito e il servizio non è pensato solo per le aziende in cerca di appalti, i dati non sono disponibili con licenze aperte. Ad esempio, il servizio Visto, Visualizzazione interattiva della stima dei tempi delle opere, calcola le fasi di attuazione dei lavori. In Italia al momento esistono programmi per la verifica delle spese nei Comuni. Non sembrerebbero esserci invece iniziative per contro il conflitto di interesse.

 

Riforma Professioni: il Cnappc Spiega come muoversi tra le Novità

Travagliato il percorso della riforma delle professioni. Tra i diversi obblighi degli addetti ai lavori c’è la cancellazione delle tariffe, con tutte le considerazioni in termini di parametri di riferimento e rischi per la qualità, che nei giorni scorsi hanno infiammato il dibattito politico.

Il Cnappc interviene quindi in questo panorama confuso con un vademecum che ripercorre i passi fondamentali della riforma, iniziata su iniziativa del Governo Berlusconi per attuare le indicazioni date dall’Unione Europea nel 2004. Finora l’iter di modifica degli ordini professionali si è inserito in diversi provvedimenti: il Dl 138/2011, il Dl 148/2011,la legge di stabilità 183/2011, il Dl alva Italia 201/2011 e il decreto sulle liberalizzazioni 1/2012.

Il Cnappc specifica che dal 24 gennaio sono operativi l’obbligo del contratto scritto e dell’assicurazione, introdotte dal Dl 1/2012, ma la situazione potrebbe anche cambiare con la conversione in legge. Le novità su tirocinio, formazione, organi di disciplina e pubblicità dovranno essere integrati negli ordinamenti professionali entro il 13 agosto 2012. Le società tra professionisti dovranno invece essere regolamentate entro il 12 maggio 2012.

Le misure, specifica il Cnappc, integrano e correggono, ma non stravolgono gli ordinamenti professionali. Continua infatti ad essere necessaria la laurea. Allo stesso modo, la professione di architetto mantiene la sua specificità perché, pur essendo considerata dall’Unione Europea una attività di impresa, deve salvaguardare l’interesse pubblico.

Tra i nuovi obblighi compaiono il tirocinio di 18 mesi, di cui 6 nel periodo universitario, corsi di formazione permanente, la presentazione ai clienti di una assicurazione di responsabilità e l’indicazione del livello di complessità dell’incarico all’interno del contratto, che deve essere scritto.

Le tariffe non costituiranno più un parametro di riferimento per la contrattazione. Si potranno creare società tra professionisti che, in attesa di un regolamento ad hoc, potranno rifarsi alle norme del Codice Civile.

Il Consiglio nazionale dovrà infine redigere nuove regole deontologiche, che saranno approvate dal Ministero della Giustizia e verificate dall’Antitrust.

Impatto Acustico e Gestione Acque Reflue, Meno Adempimenti per le PMI

In arrivo semplificazioni per le piccole e medie imprese. È entrato in vigore il 18 febbraio il DPR 227/2011, che semplifica gli adempimenti amministrativi in materia ambientale a carico delle piccole e medie imprese ai sensi del Decreto Legge 78/2010.

Lo snellimento delle procedure riguarda in primo luogo l’impatto acustico e l’autorizzazione agli scarichi. Secondo la nuova norma, nelle piccole e medie imprese, seguendo alcuni criteri gli scarichi possono essere assimilati alle acque reflue domestiche.

Il nuovo provvedimento, inoltre, prevede che le attività a bassa rumorosità non hanno l’obbligo di presentare i documenti previsti dal DPR 447/1993. Allo stesso tempo, entro i limiti prestabiliti dalla legge, la documentazione di impatto acustico può essere resa con dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Rinnovabili: fissati i criteri per verificare il raggiungimento degli obiettivi UE

Approvata la metodologia per verificare il raggiungimento degli obiettivi europei del 20-20-20. È stato pubblicato di recente un decreto ministeriale che attua il Decreto legislativo 28/2011 per il recepimento della normativa europea e il raggiungimento dell’obiettivo comunitario in base al quale, entro il 2020, il 17% dell’energia elettrica dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili.

Il decreto fissa la metodologia per il calcolo della quota di energia da fonti rinnovabili per il riscaldamento e raffrescamento sul consumo finale e della quota di rinnovabili nei trasporti.

I dati saranno raccolti dal Gse e usati per l’elaborazione del Bilancio energetico nazionale.

Professionisti: più facile l’accesso al credito con i due nuovi Confidi

Più credito per i professionisti con l’attivazione di Fidiprof Nord e Fidiprof Centrosud. Si tratta di una novità nel settore dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi, al quale possono ora accedere anche i professionisti. Diventerà quindi più facile presentare garanzie collettive e avere un maggiore accesso al credito per poter svolgere la propria attività.

Secondo il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, la nascita dei Confidi rappresenta uno spartiacque rispetto a un periodo in cui questa chance era negata al mondo dei professionisti.

L’aver strutturato i due Confidi in modo interregionale dovrebbe inoltre garantire costi gestionali inferiori e maggiore coordinamento sul territorio.

I due Confidi disporranno di un capitale sociale di 200 mila euro. Sono inoltre allo studio intese con gli enti pubblici, in particolare Regioni e Camere di Commercio.

Rinnovabili: la Corte dei Conti evidenzia poco coordinamento

Maggiore cooperazione nel settore delle rinnovabili. È il monito della Corte dei Conti per regolare meglio un ambito in cui esiste la competenza concorrente tra Stato e Regioni, che comunque devono conformarsi agli obblighi fissati dall’Unione Europea.

Secondo la relazione della Corte, sembra disomogenea la disciplina regionale, con la presenza di procedure spesso molto diverse tra loro.

Allo stesso tempo è stata rilevata una difficoltà dell’autorità centrale, che non riesce a svolgere azioni di raccordo concrete. A detta della Corte diventa quindi necessaria una maggiore concertazione.

La Corte dei Conti evidenzia inoltre come, nonostante i fondi europei siano aumentati rispetto alle precedenti programmazioni, si continua a riscontrare un ritardo nell’attuazione degli interventi. Allo stesso tempo, i controlli sembrano spesso inadeguati e limitati alla regolarità della documentazione più che a valutazioni sull’efficacia degli interventi realizzati.

Fotovoltaico: previsto calo dei prezzi e del numero dei produttori

Sono molte le voci che si rincorrono si rinnovabili e fotovoltaico. Secondo fonti di stampa specializzata, per i prossimi due anni si prevede un ulteriore calo del prezzo del silicio, materia prima utilizzata per la produzione dei pannelli.
Gli esperti del settore hanno più volte evidenziato che nell’ultimo peridodo la domanda nell’industria fotovoltaica è stata di gran lunga superata dall’offerta, facendo abbassare i prezzi. A giocare un ruolo fondamentale non sarebbe però solo la quotazione della materia prima. Il calo dei prezzi sarebbe infatti dovuto ai contratti di lungo periodo che non sono cambiati nel 2011. Per il futuro si pensa quindi che gli effetti si ripercuoteranno su tutta la filiera, portando a prezzi inferiori ai costi di produzione. Una situazione che, a fronte della crescita del fotovoltaico, stimata tra il 10% e il 20%, porterà molto probabilmente all’uscita dal mercato di molti produttori.