Tre provvedimenti per la costruzione in zona naturale protetta

La realizzazione di opere e interventi nelle aree naturali protette richiede il rilascio di permesso di costruire, autorizzazione paesaggistica e nulla osta del parco. Si è espressa in questi termini la Corte di Cassazione, con la sentenza 7900/2012.
Il permesso di costruire deve essere rilasciato ai sensi del Testo unico dell’edilizia, l’autorizzazione è prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, mentre il nulla osta del parco deve attestare l’autonomia dei profili paesaggistici ed ambientali da quelli urbanistici.
Secondo la Cassazione, in assenza di uno di questi documenti la concessione rilasciata dopo l’accertamento di conformità fa venir meno solo i reati relativi alle contravvenzioni previste dalle norme urbanistiche.
Al contrario, sostiene la Corte, non si estinguono le violazioni ambientali.

Imu, i Comuni chiedono aggiustamenti

senatoResta acceso il dibattito sull’Imu, imposta municipale unica anticipata in via sperimentale dalla Manovra Salva Italia. L’Anci Toscana ha affermato di non essere convinta dalla soluzione prospettata dal Governo, in base alla quale a giugno il pagamento della prima rata dell’imposta sarà calcolata sulle aliquote base e pagata a titolo di acconto.
Con questo sistema, ha spiegato il presidente Alessandro Cosimini, i comuni potrebbero trovarsi in una crisi di cassa, aggravata dal fatto che il pagamento con F24 potrebbe implicare la corresponsione dell’imposta attraverso la compensazione con i crediti di imposta che alcuni contribuenti vantano nei confronti dello Stato. Per questo motivo l’Anci propone di far rimanere interamente ai Comuni il ricavato delle imposte sulle seconde case, che secondo la normativa al momento vigente va invece divisa con lo Stato.

 

Quinto conto energia, Gifi Anie: entrata in vigore a ottobre per salvaguardare i diritti acquisiti

Il Quinto conto energia è un provvedimento miope che non valorizza, ma danneggia la filiera produttiva del fotovoltaico italiano. Lo ha affermato il presidente di Gifi – Anie Valerio Natalizia sostenendo che a marzo il 6.4% della domanda elettrica è stata soddisfatta dal fotovoltaico, contribuendo parallelamente a calmierare il prezzo dell’elettricità nelle ore di picco per effetto peak shaving. Nel 2011 in questo modo sono stati risparmiati 400 milioni di euro, ma i vantaggi riguardano anche i livelli occupazionali crescenti.
Secondo Natalizia oggi è ancora necessario incentivare la produzione di energia da fotovoltaico
per traghettare la tecnologia verso la piena competitività. Per salvaguardare i diritti acquisiti, quindi, il Quinto conto energia dovrebbe entrare in vigore non prima del primo ottobre ed essere strutturato senza registri ma con un sistema che al crescere della potenza installata preveda la diminuzione dell’incentivo. Gifi Anie nei giorni scorsi ha inoltre proposto l’esenzione IMU per tutti gli edifici fotovoltaici ed un credito fiscale per famiglie e imprese che producono energia fotovoltaica ed altri strumenti che vanno nella direzione di una piena liberalizzazione del mercato elettrico e una competizione libera da incentivi.

Bonus 36% sulle ristrutturazioni, chiarimenti dal Fisco

Il bonus del 36% per gli interventi di ristrutturazione deve essere ripartito in dieci rate annuali. L’Agenzia delle Entrate ha fornito una spiegazione a un contribuente sulla base della normativa in vigore. A partire dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa, la detrazione va quindi suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. Dal primo gennaio 2012, quindi dalla dichiarazione dei redditi 2012, la detrazione continua a spettare fino a un ammontare complessivo delle spese non superiore a 48mila euro per ciascuna unità immobiliare. Dato che la manovra Salva Italia ha reso la detrazione permanente, non è più prevista nessuna scadenza.
Per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2011, i contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono ripartire la detrazione secondo il criterio previgente ossia, rispettivamente, in cinque o tre rate annuali di pari importo.

 

Tariffe professionali come parametro di riferimento per l’affidamento degli incarichi

Dopo l’abrogazione con la legge che ha convertito il decreto sulle liberalizzazioni, le tariffe professionali diventano parametri di riferimento per determinare il compenso del professionista.
A tal proposito, durante l’iter per l’approvazione definitiva della norma, il Governo ha accettato un ordine del giorno con cui si è impegnato a fornire agli enti pubblici un parametro di riferimento per la valutazione dei servizi professionali da affidare con gara.
Il Cnappc ha manifestato soddisfazione da parte del mondo delle professioni. Senza un’iniziativa del genere, l’incertezza avrebbe danneggiato il settore dei lavori pubblici, già gravato dalla crisi, ma anche l’affidamento degli incarichi ai professionisti.

 

Fotovoltaico a terra, definitivo lo stop agli incentivi

fotovoltaicoDefinitiva la cancellazione degli incentivi al fotovoltaico a terra in area agricola. Lo ha stabilito la legge di conversione del decreto sulle liberalizzazioni. Il divieto non si applica agli impianti a terra in area agricola sui terreni nella disponibilità del demanio militare e a quelli che hanno già ottenuto l’autorizzazione, che devono entrare in esercizio entro il 21 settembre 2012. Vale lo stesso per gli impianti che hanno conseguito l’autorizzazione entro il 29 marzo 2011, a condizione che entrino in esercizio entro il 24 maggio 2012.
Per ogni azienda agricola viene inoltre assicurata la priorità di connessione alla rete elettrica solo per un impianto di potenza non superiore a 200 Kw.
In generale, quindi, come emerge dalle stime circolate nei giorni scorsi, la norma scoraggia la realizzazione d impianti a terra.

Piano Città, le strategie Ance contro il consumo di suolo

Piano Città La concertazione per avviare processi di riqualificazione urbana è l’unico metodo per contrastare il consumo di suolo. Lo sostiene l’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, secondo la quale far crescere la città su se stessa, sostituendo gli edifici fatiscenti e riqualificando le aree dismesse, costituisce una delle priorità su cui riattivare l’economia. È quindi necessario un sistema di regole semplici per superare gli ostacoli burocratici e attivare gli investimenti. Secondo l’Ance, gli strumenti in grado di attivare questi meccanismi virtuosi sono la progettualità, l’integrazione, la sostenibilità e la partecipazione. Il processo di riqualificazione deve avere alla base una prospettiva progettuale di sistema, come previsto dal Piano Città, in fase di definizione, che prevede la concessione di incentivi ai privati per la realizzazione di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per questi motivi, secondo l’Ance, la sostituzione edilizia dovrebbe liberarsi dal vincolo della sagoma. Allo stesso tempo, lo sviluppo deve essere sostenibile e coinvolgere il maggiore numero di operatori pubblici e privati.

Prima casa, stessi benefici fiscali per stranieri e italiani

Le agevolazioni sulla prima casa valgono anche se l’acquirente è un soggetto di nazionalità straniera. Il Fisco, che ha risposto alla domanda di un contribuente, ha ricordato che anche uno straniero paga l’imposta di registro al 3 per cento se compra da un soggetto privato o l’Iva al 4 per cento se compra da un’impresa o da una società. Sono inoltre dovute le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa.
Lo straniero che acquista un’abitazione è quindi ammesso agli stessi benefici nella stessa misura in cui sono previsti per gli italiani. L’unica condizione è possedere i requisiti richiesti dalla normativa vigente.

Sostenibilità in edilizia, siglato accordo tra Itaca e Accredia

Costruzioni ecocompatibili, promozione dell’accreditamento delle certificazioni a sostegno delle politiche regionali. Sono gli argomenti intorno ai quali è stato sottoscritto l’accordo tra Itaca, istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, e Accredia, ente unico nazionale di accreditamento.
Il documento, che ha ottenuto il via libera dalla Conferenza delle Regioni, getta le basi per la realizzazione di un sistema di certificazione nazionale degli edifici secondo uno standard unico, coordinato con i sistemi regionali già attivi e basati sul Protocollo Itaca, e con i sistemi Uni e Cen.
Il protocollo di intesa mira quindi a garantire la competenza di chi certifica la conformità delle costruzioni agli standard ambientali.

Incentivi fotovoltaico, Azione energia solare: puntare sui piccoli impianti

fotovoltaico Nuove proposte da Azione energia solare. Secondo l’associazione, i grandi impianti vengono progettati con finalità speculative, quindi per aumentare il loro rendimento devono essere realizzati con materiali a basso costo, che nella maggior parte dei casi non sono fabbricati in Italia, ma percepiscono ugualmente gli incentivi.
A detta di Azione energia solare, gli impianti sugli edifici residenziali hanno invece aperto il mercato ai piccoli installatori che hanno fatto sviluppare il concetto di smart grid. L’associazione osserva quindi che in Italia esistono due mercati del fotovoltaico, uno dei quali usa prodotti prevalentemente italiani e crea posti di lavoro. Per Azione energia solare occorre quindi cambiare impostazione e non incentivare più i grandi impianti, ma puntare su quelli piccoli, permettendo la stabilizzazione degli impianti a prescindere dalla presenza degli incentivi. Parallelamente, dovranno essere semplificate le procedure burocratiche in modo da mettere in condizione le imprese di operare in modo efficiente abbattendo i costi.