Beta Formazione Presente al Convegno della Consulta di Milano

Collegamento audio e video al Convegno di Milano grazie a Beta Formazione. 

Per chi non potesse partecipare al Convegno della Consulta nazionale del 17 maggio prossimo in Milano ecco un servizio di video riprese, messo a disposizione dalla Beta Formazione, società specializzata nel settore. Continua a leggere

Regime fiscale agevolato per la cogenerazione, soddisfazione di Ascomac Cogena

In vigore il regime fiscale riguardante i prodotti energetici che alimentano le unità e gli impianti di cogenerazione. Ascomac Cogena ha espresso soddisfazione per l’approvazione della Legge fiscale in base alla quale a tutto il combustibile impiegato dal cogeneratore si applicano le aliquote di accisa previste per la produzione di energia elettrica.
Ascomac Cogena aveva già evidenziato che l’unità di cogenerazione utilizza tutto il combustibile per la produzione di energia elettrica, recuperando contemporaneamente il calore. In base al fatto che il cogeneratore non produce calore ma lo recupera, il Segretario Generale Carlo Belvedere aveva già proposto che il combustibile utilizzato non avrebbe dovuto essere assoggettato alla aliquota di accisa per combustione ad uso industriale o civile, ma a quella per produzione elettrica.
A detta di Belvedere, la legge approvata avvantaggia il cliente finale, al quale sarà riconosciuta anche l’Iva al 10 per cento, ed elimina “l’indebita tassazione” sul recupero di calore, contro la quale erano già state intraprese azioni.

Edilizia e equiparazione titoli di studio, dal Cni il punto sulle semplificazioni

Dal CNI, Consiglio nazionale degli ingegneri, il punto della situazioni sulla Legge per le semplificazioni. È in vigore l’equipollenza dei titoli di studio in base alla quale nei casi in cui non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, provvede all’equiparazione dei titoli di studio e professionali. Con una analoga procedura si stabilisce l’equivalenza tra titoli accademici e di servizio utili per l’ammissione a concorsi o per eventuali nomine.
Tra le altre semplificazioni ricordiamo quelle in materia edilizia, con l’ulteriore snellimento della Scia, l’alleggerimento delle procedure di autorizzazione ambientale e la dichiarazione unica di conformità degli impianti.

Progettazione spazi pubblici e crisi, Anci e Inu lanciano una call for porposal

Le buone pratiche dei Comuni per la valorizzazione dello spazio pubblico trovano spazio nell’iniziativa di Anci e Inu, che ha lanciato una Call for porposal per progettare città inclusive, sicure ed accessibili, governare i beni comuni e definire in maniera innovativa il concetto di spazio pubblico. Questi temi saranno protagonisti della seconda edizione della Biennale dello spazio pubblico, che avrà luogo a Roma a maggio 2013. La Biennale rappresenta un momento di confronto tra gli attori locali sui cambiamenti che investono le città e lo spazio pubblico come strumento di inclusione sociale e sviluppo sostenibile del territorio. L’obiettivo è fornire spunti d’azione
focalizzando il dibattito sul ruolo che giocano le politiche per lo spazio pubblico nell’attuale contesto di crisi economica.
Fino al 15 giugno i comuni interessati potranno candidarsi ad ospitare un laboratorio tematico dedicato ad uno dei dodici temi individuati nella Call for practices o manifestare interesse a partecipare alle attività della Biennale inviando la scheda di partecipazione a comuni@biennalespaziopubblico.it o compilando il form presente sul sito della Biennale

 

 

Appalti, termini più lunghi se il bando viene modificato

Nelle gare d’appalto, in presenza di modifiche sostanziali al bando, vanno riaperti i termini, concedendo 52 giorni aggiuntivi in caso di procedure aperte, 37 giorni per le procedure ristrette, 20 giorni per le procedure negoziate e 80 giorni se il contratto ha anche per oggetto la progettazione esecutiva. Lo ha affermato l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, che si è pronunciata sul caso di un’azienda che ha accusato la Stazione Appaltante di violare il principio di massima partecipazione avendo pubblicato sul proprio sito una rettifica del bando di gara. Dato che erano indicate due diverse date come termine per la presentazione delle offerte, la SA aveva rettificato l’errore indicando come scadenza la data più vicina. Secondo l’Authority, vista la natura sostanziale delle modifiche, la S.A. avrebbe dovuto riaprire i termini di ricezione delle offerte, garantendo ai concorrenti giorni aggiuntivi dalla pubblicazione della rettifica.

IMU, per Ance il peso dell’imposta non provocherà una bolla immobiliare

L’Imu potrebbe penalizzare il settore delle compravendite di immobili, ma non al punto da creare una bolla immobiliare. Lo sostiene l’Ance, associazione nazionale costruttori edili, che vede nella casa un bisogno ancora elevato, con prezzi tendenzialmente stabili.
I dati del settore costruzioni riportati dall’Ance sono ancora negativi. Dal 2008 al 2012 c’è stata una perdita del 24,1% degli investimenti. Nello stesso periodo i livelli produttivi della nuova edilizia abitativa si sono ridotti del 40,4%. I permessi di costruire sono calati del 53%. La situazione è bilanciata da un aumento del numero delle famiglie, che mantiene stabili i prezzi dal momento che è espressione di una domanda potenziale di alloggi.
Sulla base di queste rilevazioni, l’Ance fin dallo scoppio della crisi ha affermato quindi che l’Italia non corre il rischio di una bolla immobiliare. Anche l’Imu, che peserà sui bilanci delle famiglie, quasi sicuramente non provocherà un crollo dei prezzi.

Finco: stabilizzazione del 55% come forma di politica industriale

Stabilizzare le detrazioni del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici non per una logica assistenziale, ma per favorire al crescita e ridurre le emissioni di CO2. Lo sostiene Finco, che cita una recente indagine dell’Enea dalla quale emerge che nel 2010, il risparmio energetico conseguito grazie al bonus 55% ha superato i 2 mile GWh/anno in energia primaria, con una conseguente diminuzione delle emissioni di Co2 di circa 430kt/anno. Nel 2010 sono state presentate 405.600 pratiche per un valore totale degli investimenti che supera i 4,6 miliardi di euro, mentre gli importi portati in detrazione ammontano a circa 2,5 miliardi. Ogni intervento ha avuto un costo medio di 11.350 euro, permettendo un risparmio di energia di 5 Mwh/anno.
Secondo Finco, sulla base di questi dati non si spiega il motivo che non ha spinto alla regolarizzazione della detrazione, ma anche la riduzione del bonus dal 55% al 36%.
Secondo Finco la regolarizzazione delle detrazioni non costituiscono un sistema assistenziale, ma una forma di sviluppo industriale, capace di creare posti di lavoro.

Accordo Federlegno Arredo – Anie per competitività e sviluppo sostenibile

Sviluppo sostenibile, tutela ambientale e risparmio energetico. Sono gli obiettivi dell’intesa tra Federlegno e Anie, che punta anche all’innovazione tecnologica e alla valorizzazione dei prodotti. L’accordo si pone come inizio di una collaborazione quinquennale per la creazione di sinergie di sviluppo, ma anche per sostenere la competitività delle imprese associate.
Federlegno Arredo, che riunisce le industrie del legno, del sughero, del mobile e dell’arredamento e ANIE, la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche faranno confluire i propri know how per rispondere alle sfide della crisi e del mercato globale. Le parti si sono infatti impegnate a portare avanti procedure di consultazione su iniziative strategiche che tutelino gli interessi dei propri associati attraverso l’individuazione e la messa in atto di strumenti innovativi e funzionali allo sviluppo del business aziendale in nuovi mercati.

 

Appalti: regole uniformi sul territorio senza deroghe delle Regioni

appaltiLe regole degli appalti non possono derogare alla normativa nazionale per rifarsi a disposizioni regionali o provinciali. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza 74/2012, con cui è stata dichiarata illegittima una legge della Provincia Autonoma di Trento che rinviava a un regolamento provinciale la determinazione delle modalità di stipula dei contratti di appalto.

Come già affermato l’anno scorso, la Corte Costituzionale ha ribadito che il legislatore provinciale deve rispettare i principi dell’ordinamento statale, che comprende anche i rapporti privatistici.
Alla luce di queste considerazioni, inoltre, le norme che regolano le diverse fasi degli appalti devono essere uniformi su tutto il territorio nazionale.
Nel caso specifico analizzato, la Consulta ha affermato che una norma locale non può regolare il rapporto di negoziazione tra Stazione Appaltante e appaltatore dal momento che si tratta di una materia di esclusiva competenza dello Stato.

Rilancio edilizia, chiesto finanziamento a piccole opere

ediliziaAzioni per il rilancio degli investimenti infrastrutturali in opere medio-piccole, non comprese nel programma della legge obiettivo. È la richiesta avanzata dalla deputata Pd Mariani in una recente interrogazione alla Camera. Il sottosegretario Improta ha ricordato che con le delibere CIPE del 6 dicembre 2011 e del 20 gennaio 2012 si è data integrale copertura al Piano delle piccole e medie opere nel Mezzogiorno, per un valore globale di 413 milioni di euro. Il Comitato, inoltre, nell’ambito del Piano nazionale di edilizia abitativa, si è espresso sugli schemi di accordi di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le Regioni Calabria, Abruzzo e Lazio, per un importo di circa 200 milioni di euro, tra investimenti pubblici e privati. Sono stati inoltre sbloccati 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Nell’ambito del contrasto al rischio idrogeologico, il Ministero dell’ambiente, tra il 2010 e il 2011, ha sottoscritto con le Regioni Accordi di programma finalizzati all’individuazione, finanziamento ed attuazione di oltre 1600 interventi di difesa del suolo, cui sono destinati 386 milioni di euro a valere sui fondi di bilancio del Ministero dell’ambiente, 680 milioni di euro a carico della programmazione regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione del Mezzogiorno, nonché 130 milioni di euro, confermati per le Regioni del Centro Nord.
Obiettivi positivi per la deputata Mariani, che si scontrano però con alcune criticità, come il mancato allentamento del patto di stabilità interno, che inibisce la spesa degli enti locali .